– Perché ha scelto l’elettrico? Come è cambiata la sua vita dopo questa scelta?
Da appassionato di motori con una cura quasi maniacale per la manutenzione il più perfetta possibile degli stessi, e percorrendo moltissimi km sia per svago che per motivi professionali, non sono mai riuscito a digerire il rapido deterioramento dei veicoli con motore a combustione interna.
E questo è stato il motivo principe che, ancora sette anni fa, mi ha fatto avvicinare al primo scooter elettrico; oltre comunque ad una mia innata passione per la tecnologia in sé, che ha fatto da ponte naturale tra il mondo dei motori e quello dello sviluppo tecnologico della mobilità.
Da qui ho cominciato ad assistere ad una rapidissima evoluzione del mezzo elettrico, che oggi non scelgo più semplicemente per la ridotta manutenzione e svalutazione, ma anche e specialmente per le prestazioni, già nettamente superiori alla maggioranza dei migliori motori a scoppio.
Come bonus, un gusto di guida non trascurabile per chi percorre come me decine di migliaia di km ogni anno, grazie ad una coppia costante ed alla mancanza dei “vuoti” in accelerazione dati dall’ormai superato cambio.
Aggiungiamo anche una bella sensazione di “pace” con il mondo esterno, guidando un veicolo che non lascia fumo alle proprie spalle…
– Da Tesla ad Energica Ego: perché ha scelto proprio Energica per allargare il suo parco veicoli elettrici mozzafiato?
E’ da quando ho visto apparire in rete le prime informazioni riguardo ad Energica che l’ho subito “avvicinata” idealmente a Tesla.
La proposta di un veicolo senza compromessi in termini di prestazioni e veramente bello dal punto di vista estetico, non poteva che far avvicinare le due case.
Sensazione definitivamente consolidata nel momento in cui, dopo aver fatto una chiaccherata con Giampiero Testoni, direttore tecnico del progetto Energica, ho compreso di come il team stia lavorando al massimo per integrare un software di gestione della moto estremamente complesso, ma in grado di essere splendidamente fluido e semplice per l’utente finale: a quest’ultimo viene regalato solo quel che conta, un’interfaccia uomo-macchina dal responso immediato, in grado di far sembrare il veicolo un’estensione di se’, pronto a rispondere istantaneamente e senza incertezze ai propri comandi.
Cosa assolutamente impossibile in un motore a scoppio, dove ogni comando del pilota viene “filtrato” dai vuoti del cambio, dalla coppia senza erogazione costante del motore e da molti altri fattori legati alla complessità meccanica ed alla inefficienza di un motore a combustione interna.
Oramai con i veicoli Tesla ho percorso quasi 200.000 km, e posso dire di conoscerli relativamente bene. E proprio per questo so che la sensazione restituita durante la guida di un veicolo spinto da un motore elettrico è frutto, oltre che dalle prestazioni grezze dello stesso, specialmente ed assolutamente da come viene plasmato il software di gestione dell’erogazione della potenza disponibile.
Dopo aver ruotato per la prima volta la manopola del “gas” in sella alla EGO, ho capito immediatamente di trovarmi di fronte alla perfezione nel collegamento pilota-macchina, con lo stesso feeling di controllo assoluto.
E’ una cosa che non si può spiegare a parole, ma va provata di persona.
Chi ha guidato una Tesla od una EGO sa esattamente di cosa sto parlando!
– Lo sa che lei è il primo cliente al mondo ad aver acquistato una superbike Elettrica omologata per uso stradale? Cosa prova a riguardo?
Sono innanzitutto onorato di poter essere il primo cliente a guidare su strada questo gioiello di tecnica, ma lo sono ancor di più sapendo che è interamente sviluppato e prodotto in Italia!
E’ motivo di orgoglio vedere paragonato un prodotto totalmente “Made in Italy” a quanto di meglio il mercato statunitense, e più precisamente la Silicon Valley, patria della tecnologia per antonomasia possa produrre.
Quella che sta accadendo ora nel mercato dei motori è una rivoluzione che verrà ricordata a lungo, negli anni a venire. E sapere che uno dei mattoni portanti è stato posato proprio qui, in Italia, non può che rendermi ancora più entusiasta. Entusiasmo che, ne sono più che certo, proverò ad ogni singola rotazione della manopola della EGO …
– Energica Ego Ride Experience: cosa si prova a guidare Energica Ego? Feedback sulle sensazioni di guida e prestazioni
Il prototipo EGO che ho avuto la fortuna di pilotare tra le splendide colline di Castelvetro mi ha fatto capire quanto questo non fosse semplicemente un “prototipo”, ma un veicolo veramente già pronto per la strada.
La moto in sé ha una massa non indifferente, ma nel momento in cui la si comincia a guidare, sembra impossibile ma tutto questo peso svanisce.
Una due ruote da quasi 300 kili di peso non può essere maneggevole come una 600cc!
Però questo è proprio quello che si sente in sella alla EGO… Ho capito solo provandola quanto studio sia stato posto nel bilanciamento dei pesi. Il pacco batterie è stato appositamente posto in posizione elevata, alzando il baricentro della moto: le pieghe in curva riescono incredibilmente confortevoli, ma allo stesso tempo si sente il veicolo ben piantato a terra, ed in pieno controllo.
L’erogazione della coppia, ruotando la manopola del “gas”, è incredibile: conoscevo già molto bene la “cattiveria” che un motore elettrico può avere, specialmente se dotato di quasi 200 Nm di coppia, ma quel che mi ha colpito di più è stata la fluidità della stessa. Come non smetterò mai di ripetere, è proprio la raffinatezza nella gestione dei comandi che il pilota dà che fa la differenza tra un semplice veicolo elettrico ed una superbike come Energica.
L’accelerazione è da togliere il fiato: non contano i meno di tre secondi necessari per arrivare da 0 a 100 km/h, conta il fatto che il motore non molla mai!
In una moto normale, comunque ad ogni cambiata si ha a disposizione una frazione di secondo per riassestarsi in posizione di guida ottimale. In sella alla EGO, veramente, l’unica cosa a cui si pensa è di tenersi ben saldi al manubrio, cercando di non farsi “scalciare” via da tanta cattiveria…
Per i più tecnici, in pista questo si traduce anche in maggior concentrazione a disposizione per pianificare la traiettoria da tenere in curva, senza dover perdere inutile tempo nel calcolo delle marce da inserire al momento giusto.
Il resto dei componenti è al top di gamma: Brembo, Marzocchi, Bosch… Non credo ci sia bisogno di presentazioni.
E non comincio nemmeno a parlare dell’incredibile schermo LCD che sostituisce l’oramai obsoleta strumentazione analogica: perfettamente visibile anche in piena luce, in grado di comunicare in tempo reale la telemetria della propria guida via Internet, capace di guidare il pilota a destinazione con indicazioni di navigazione chiare e perfettamente leggibili, aggiornabile da rete cellulare comodamente in casa propria…
Come dicevo prima, siamo al non-plus-ultra in fatto di interfaccia uomo-macchina, a livelli precedentemente raggiunti solo da Tesla.
– Energica Motor Company garantisce un’assistenza al cliente a 360°, con personal assistant per la customizzazione di Energica Ego45: lo recepisce come un servizio o è assimilabile ad una esperienza speciale?
Dal modo in cui Energica si pone nei miei confronti percepisco chiaramente che non sto semplicemente acquistando un prodotto preconfezionato: mi accorgo che mi sto interfacciando con un’azienda che ascolta veramente il proprio interlocutore.
E l’attenzione che viene data ad ogni singola richiesta, che potrebbe essere vista anche come superflua in alcuni casi, mi fa sentire veramente “parte del team”.
E’ un’esperienza sicuramente speciale, non un semplice servizio. Sicuramente è una delle esperienze di acquisto e di assistenza pre-vendita di più alto livello a cui abbia potuto prendere parte.
– Le chiediamo di lasciare un messaggio suo personale a compendio di tutto quello che le persone dovrebbero secondo lei sapere per prendere consapevolezza e fiducia nella superiorità ed esclusività racchiuse in un prodotto come ENERGICA EGO
A differenza di molte start-up che hanno cercato di sfondare in settori nuovi ed inesplorati, spesso fallendo per mancanza di esperienza, CRP ha invece alle spalle quasi mezzo secolo di eccellenza nel mondo delle corse.
Questo lo si vede chiaramente nello sviluppo di EGO: non un semplice prototipo buttato allo sbaraglio, ma un prodotto rifinito in ogni suo minimo dettaglio. Un prodotto che non è stato lanciato nel mercato ad ogni costo pur di incassare (EGO doveva originariamente uscire nel 2013), ma che è stato invece continuamente riprogettato e rifinito, per poter dare all’utente finale quel feeling di “perfezione” di cui pochi marchi al mondo si possono vantare.
Di CRP apprezzo non solo la volontà di presentare un prodotto nuovo ed innovativo, ma anche la voglia di sfida nel cercare di scardinare alcuni dei principali dogmi presenti nel mondo appassionato dei motori a due ruote.
Dopo aver agilmente dimostrato anche ai più scettici che con l’elettrico si possono raggiungere ed, in molti casi, superare le prestazioni del motore a scoppio, con un feeling di guida nettamente più pulito e piacevole, posso affermare con tranquillità che l’unico punto su cui qualche veterano “vecchia scuola” potrebbe avere da ridire su CRP e la sua EGO sia quello di avere ammazzato il “rombo” del motore.
Beh, a queste persone consiglio di provare almeno una volta Energica.
Il suono c’è, eccome. Diverso, certo, ma così entusiasmante che una volta provato difficilmente lo si riesce a togliere dalla propria testa.
Dopo averlo sentito, non si guarda più ai vecchi motori a combustione interna allo stesso modo…